sabato 4 giugno 2016

DALLA LACINA A COLLA DEI PECORARI TRA LE PRIME NEVI INVERNALI (Monti delle Serre) - 21 gennaio 2016

21 GENNAIO 2016

Avevano ragione quei bollettini meteo che affermavano che la stagione invernale 2015-2016 sarebbe stata un disastro, un non inverno, per dirla tutta, uno dei periodi più caldi di sempre. Infatti gli episodi di freddo invernale son stati davvero esigui, con temperature sempre oltre la norma. Dopo una brevissima goccia fredda a fine novembre, con nevicate oltre i 1300-1400 metri, tutto è ritornato come prima, con scarsissime precipitazioni e temperature miti. La colpa di tutto questo è di El Nino, un fenomeno meteorologico che in codesti mesi ha deciso di fare la voce grossa dando luogo ad anomalie climatiche calde poco riscontrabili nel passato climatico. Intorno alla metà di gennaio 2016 le cose sembrano prender una piega diversa e venti freddi da nord-est penetrano nel Mediterraneo, abbassando abbondantemente le temperature. La neve, anche nel nostro meridione, fa la sua comparsa quasi fin sulle coste, con ben 35 cm di neve a Cosenza, a 200 metri d'altezza, nella Valle del Crati. E in montagna? Diciamo che nevica ma non eccessivamente e persino in alta quota, oltre 1600 m, troviamo briciole rispetto a come dovrebbe essere in realtà. Ma almeno un po' di effetto cromatico sembra esser giunto tra i monti della Calabria e quindi perchè non farci un'escursione invernale, fino a che siamo in tempo, nelle selve con la neve che per tanto tempo quest'anno si è fatta desiderare. 
Son con Emilio ed effettuiamo una mia classica, dalla Lacina alla Colla dei Pecorari dal Vallone Macchinante. Siamo sulle Serre, dunque.
Lasciamo la macchina all'esterno dell'Hotel Lacina, ora centro d'accoglienza per profughi provenienti dall'Africa. Penetriamo nella faggeta del Petrosello e da qui lungo il Costone Schimen. Con l'aumentare della quota sempre più abbondante è anche la neve, che ricopre il sottobosco della splendida foresta di faggi d'alto fusto con rinnovamento di abete bianco. 

Faggeta del Petrosello


Faggeta del Petrosello

Lungo il costone Schimen




Il Dente solitario

Nei pressi della Radura Lunga delle Albe Luminose




Passiamo dalla Radura Lunga delle Albe Luminose, come mi piace chiamarla, La Pomara, e scendiamo nel selvaggio Vallone Macchinante, dove tutto è avvolto da un freddo intenso e umido che finalmente ci fa dire che siamo in inverno. 

Vallone Macchinante

Vallone Macchinante

Vallone Macchinante

Il Vallone Macchinante

Ripide pendici che si alzano dal Vallone Macchinante









Risaliamo l'opposta pendice della montagna e nel giro di poco siamo al Laghetto del Faggio, lo specchio d'acqua stagionale che oggi, per la prima volta, vedo semi-ghiacciato. 












Al bivio andiamo a destra e, dopo circa 25 minuti perveniamo il magnifico belvedere di Colla dei Pecorari. 

Lungo il crinale di Colla dei Pecorari

Lungo il crinale di Colla dei Pecorari

Lungo il crinale di Colla dei Pecorari





 Dalla Colla dei Pecorari

 Dalla Colla dei Pecorari verso lo Jonio





















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