22 FEBBRAIO 2016
L'anomalia calda che già da mesi sta interessando l'Italia e l'Europa sembra proprio non voler mollare la presa. Vere e proprie ondate di calore che fanno assomigliare questo inverno a una primavera inoltrata se non all'estate, in certe zone. Febbraio poi peggio di dicembre e di gennaio. Parliamo addirittura di 20 gradi oltre quota 1000 sui monti dell'Appennino, e anche sulle Alpi non c'è da scherzare, con i rilievi dappertutto senza neve o quasi.
In Calabria la situazione è disperata. Praticamente la Sila ha l'aspetto che di solito manifesta a maggio: con valli e radure verdeggianti, boschi irriconoscibili e temperature elevate. Nel luogo in cui doveva regnare il freddo e la neve, invece, ha forza e vigore il caldo e la pazzia di una stagione che nella storia climatica trova rarissimi precedenti.
La voglia di fare una ciaspolata è tanta, ma viste le condizioni atmosferiche, che tendono a non cambiare, mi sa proprio che per quest'anno il tutto è volato direttamente per chissà quando.
Ma questo non ci impedisce comunque di fare un'escursione e con Emilio siamo in Sila a fare la classica delle classiche escursioni silane, dal Cupone al belvedere di Cozzo del Principe, attraverso il Bosco del Corvo.
La giornata vede l'alternarsi del sole e delle nuvole, ma nonostante questa incertezza fa caldo, decisamente tanto. E' incredibile vedere la Sila, in Febbraio, in codeste condizioni. Sembra fine maggio. Se continua su questa strada, molto probabilmente fioriranno anche i faggi e sarebbe davvero una disgrazia, visto che in queste montagne non sono mai mancati i colpi di coda dell'inverno e il faggio è una pianta arborea molto delicata: una gelata tardiva potrebbe uccidere le nuove foglie. Ma speriamo arrivi presto il freddo per scongiurare così quello che ho appena detto.
Successive le foto dell'escursione.
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Passiamo dai recinti faunistici del Cupone. Dunque seguiamo il sentiero n.7 per circa 1-2 km e subito dopo le recinzioni svoltiamo a sinistra (sent.1)
Al bivio andiamo a destra (sent.2)
Passiamo dal Vallone Fraddo
Il belvedere di Cozzo del Principe, la nostra meta
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